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Visita chirurgica vascolare: in cosa consiste e a chi affidarsi

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visita chirurgica vascolare

Per la salute di vene e arterie! Quando fare una visita chirurgica vascolare e in cosa consiste

Un leggero gonfiore alle gambe a fine giornata, una sensazione di pesantezza, qualche capillare più evidente o crampi notturni che si ripetono nel tempo: tutti segnali che spesso tendiamo a sottovalutare, pensando si tratti solo di stanchezza o di un problema estetico. 

Ma in realtà, a volte, il corpo sta cercando di comunicarci qualcosa sullo stato di salute del sistema circolatorio. Cosa fare? Una visita chirurgica vascolare rappresenta proprio il primo passo per valutare la funzionalità di vene e arterie, individuare eventuali anomalie del flusso sanguigno e intervenire tempestivamente, prima che i sintomi si aggravino o evolvano in patologie più serie.

Si tratta di una visita specialistica di prevenzione e diagnosi, utile a persone di tutte le età: non solo a chi manifesta già disturbi evidenti, ma anche a chi vuole monitorare la propria salute vascolare, specialmente in presenza di fattori di rischio.

Vediamo quindi più da vicino in cosa consiste la visita chirurgica vascolare, come si svolge e quando è consigliato effettuarla.

Di cosa si occupa la chirurgia vascolare?

La chirurgia vascolare è la branca della medicina che si occupa della diagnosi, prevenzione e trattamento delle malattie dei vasi sanguigni, ossia arterie e vene. Le patologie vascolari più comuni sono:

  • varici e insufficienza venosa cronica, che provocano gonfiore, dolore, formicolio e pesantezza alle gambe;
  • arteriopatie periferiche, che riducono l’afflusso di sangue agli arti inferiori e possono causare dolore durante la camminata;
  • aneurismi, cioè dilatazioni anomale di un’arteria che vanno monitorate con attenzione;
  • trombosi e tromboflebiti, con possibili rischi per la circolazione profonda;
  • stenosi o ostruzioni arteriose, che compromettono il normale passaggio del sangue.

Oggi, la chirurgia vascolare adotta un approccio sempre più personalizzato e mininvasivo. Il percorso di cura non è uguale per tutti: le soluzioni vengono scelte in base al quadro clinico, ai sintomi e alle esigenze individuali.

In molti casi, non è necessario un intervento chirurgico: terapie conservative, esercizi mirati, modifiche dello stile di vita e trattamenti ambulatoriali possono già migliorare significativamente la circolazione.

Quando però l’intervento diventa indispensabile, si ricorre a tecniche avanzate come la scleroterapia e la laserterapia – per le varici – l’angioplastica e il posizionamento di stent per ripristinare un flusso sanguigno regolare nel modo meno traumatico possibile.

Quando fare la visita chirurgica vascolare e in cosa consiste

Come abbiamo anticipato, spesso i disturbi vascolari iniziano con piccoli segnali, come gonfiore alle caviglie, sensazione di pesantezza alle gambe o capillari più evidenti, fino a diventare più evidenti, come crampi notturni, dolore durante la camminata o formicolii frequenti

Sintomi comuni, ma non sempre banali e che vanno approfonditi con una visita chirurgica vascolare: il modo migliore per capire cosa sta succedendo, individuare la causa e intervenire per tempo, prima che il disturbo evolva in qualcosa di più serio.

A chi è consigliata la visita? Utile non solo in presenza di sintomi evidenti, ma anche a scopo preventivo, in particolare per chi presenta fattori di rischio: 

  • Familiarità per patologie vascolari;
  • Diabete, ipertensione o colesterolo alto;
  • Vita sedentaria o lavori che richiedono molte ore in piedi.

E come si svolge la visita chirurgica vascolare? Durante l’incontro, lo specialista:

  1. Dedica tempo all’ascolto, raccogliendo storia clinica, sintomi e sensazioni del paziente;
  2. Esegue un esame obiettivo, osservando circolazione, pelle, presenza di gonfiori o varici;
  3. Se necessario, prescrive un ecocolordoppler arterioso o venoso, un esame non invasivo che permette di “vedere” il flusso del sangue e individuare eventuali ostruzioni o reflussi.

Dalla valutazione nasce poi un piano personalizzato, che può includere terapie conservative, come farmaci vasoprotettori o calze elastiche, consigli sullo stile di vita e attività fisica mirata o trattamenti mininvasivi per migliorare la circolazione. Solo nei casi più complessi, il medico valuta la possibilità di un intervento chirurgico.

La visita chirurgica vascolare consiste non solo in un momento diagnostico, ma è anche un’occasione di dialogo e informazione, in cui il paziente può comprendere meglio la propria condizione e ricevere indicazioni precise su come prendersi cura della propria circolazione.

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Durante la visita,  il Dott. Cannizzo dedica tempo all’ascolto del paziente, valuta attentamente i sintomi e costruisce un percorso su misura. Ogni trattamento — che si tratti di terapia conservativa, intervento mininvasivo o chirurgia più complessa — nasce da un confronto chiaro e condiviso, con l’obiettivo di restaurare benessere, migliorare la circolazione e proteggere la salute vascolare nel tempo.
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